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Scalzi: sotto senza è più salutare

Camminare può essere molto sensuale - se si tolgono una volta le scarpe. Camminare scalzi nell’erba o passeggiare nelle lievi onde sulla spiaggia è semplicemente il più bel modo per muoversi. E questo dovrebbe essere gustato molto più sovente: camminare scalzi non solo è divertente, ma è anche estremamente salutare.

Allenamento per i piedi
I popoli che camminano scalzi dovrebbero essere un modello: essi hanno spesso piedi particolarmente buoni. Senza scarpe i piedi possono muoversi liberamente, i muscoli sono in piena azione. Al contrario le suole delle scarpe impediscono il naturale movimento e inducono a poggiare pesantemente i calcagni. I riflessi della pianta dei piedi, che comandano la camminata, non sono impiegati. La conseguenza: circa 80 percento dei nostri bambini ha piedi deformi: piede valgo, piatto, posture scorrette, sono difficilmente correggibili e possono avere degli effetti negativi verso l’alto: problemi alle ginocchia, alle anche e soprattutto dolori di schiena cominciano molto spesso da qui.

Sotto meglio senza
Camminando a piedi nudi si poggiano necessariamente i piedi a terra molto più cautamente e si ammortizzano i colpi sul corpo. Contemporaneamente, i piedi sono costretti dalle irregolarità del terreno ad assumere una salutare posizione ottimale. Si appoggiano bene le dita e si alza l’arcata plantare. Così il peso è trasferito dalla pelle sensibile dell’arcata alle meno sensibili parti esterne dei piedi.

Più salutare senza scarpe
Camminare scalzi ha molti effetti positivi. A partire dalla respirazione della pelle: la nostra pelle è un grande organo che svolge al meglio il suo compito se non è avvolto in cotone, acrilico o cuoio. Inoltre ne risulta un massaggio riflessologico naturale, che fa bene a tutto l’individuo. Gli scalzi sono raramente raffreddati, hanno raramente sinusiti o bronchiti. E chi soffre di emicranie o mal di testa può alleviare i suoi dolori camminando senza scarpe. Inoltre camminando a piedi nudi sono rinforzate le tre seguenti pompe: pianta dei piedi-vene, articolazione tibio-tarsale e perone-vene. Queste sono le tre pompe che pompano il sangue venoso al cuore. Camminare scalzi attiva quindi anche il cuore e la circolazione sanguinea.

Iniziare adagio
La cosa più salutare è muoversi a piedi nudi nella natura con temperature tra i 20 e i 25 gradi Celsius. Inoltre si dovrebbe camminare su terreni il più variati possibile - sabbia, fogliame, corteccia e poi ciottoli per esempio. In questo modo le zone riflesse delle piante dei piedi sono attivate in modo ottimale. Appoggiare il piede sempre diritto: il peso dovrebbe poggiare maggiormente sulla parte anteriore del piede, perché essa grazie alla sua pelle flessibile può comportarsi meglio con le irregolarità rispetto al calcagno. Naturalmente nessuno con «piedi non allenati» bisognerebbe avventurarsi in grandi escursioni. Poiché anche qui vale: iniziare lentamente e aumentare poco per volta. All’inizio bastano pochi minuti senza calze e scarpe; con il tempo il piede si abitua al carico meccanico e alle mutate condizioni climatiche. E dopo aver camminato scalzi, un pediluvio tiepido è il trattamento ideale. Chi poi applica una buona crema idratante non deve temere alcuna antiestetica pelle callosa.

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Articolo apparso nell’estate 2004 sul portale internet svizzero Bluewin (http://www.bluewin.ch)Articolo originale in tedesco alle seguenti pagine:

http://www2.bluewin.ch/magazin/index.php/lifestyle/gesundundfit/4634/1
http://www2.bluewin.ch/magazin/index.php/lifestyle/gesundundfit/4634/2

Traduzione Andrea Grasselli

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