FUS_15_01 - Club dei NatiScalzi

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Ai Laghi di Fusine
da disc

12 luglio



Eccomi, sono pronto.
Arrivo alla stazione di Tarvisio Boscoverde, mentre sto cercando parcheggio vedo un uomo, i suoi piedi nudi mi suggeriscono che non sia un estraneo: e`Andrea Grasselli, con cui inizio a fare conoscenza e ringrazio caldamente per aver fatto tanti kilometri dalla Svizzera per venire a dar man forte al gruppo di scalzi dell`estremo nordest. Arriva dunque un'auto, ci sono Spyro e Kaze, ci presentiamo e partiamo insieme in direzione dei laghi. Purtroppo non c'e` Ena_6, mi dispiace di non averla potuta conoscere, sara`per la prossima volta. 
Inizialmente ci incamminiamo in direzione di una torbiera: sbagliando la oltrepassiamo, pero` dopo la zona boschiva si apre alla nostra vista la bella e ampia piana prativa di Fusine, con i caratteristici e tradizionali essicatoi per il fieno. Torniamo un po' indietro e raggiungiamo la torbiera, che pero`non possiede tratti percorribili. Puntiamo dunque al Lago Inferiore di Fusine: un sentiero di ghiaia piuttosto acuminata ci mette alla prova. Nei pressi del lago, il sentiero diventa boscoso, ed il fondo cambia: grosse radici e aghi di conifere su morbida terra si alternano a pietre meno acuminate delle precedenti. 
Dopo aver percorso mezzo perimetro, un sentiero un po' piu` in pendenza ci accompagna al Lago Superiore: i due laghi sono poco distanti (un kilometro o poco più) ed hanno una decina di metri di dislivello, il Superiore alimenta di acqua quello Inferiore. Cominciamo dunque a percorrerer le sponde del Superiore, e ad un certo tratto dobbiamo scavalcare una staccionata: al di la`ci sono alcuni cavalli. Il paesaggio cambia e l'orizzonte si apre: ora davanti a noi abbiamo un immenso e morbido prato pianeggiante nei pressi della riva, che prosegue in pendenza su di un conoide, con alle spalle la magnifica parete rocciosa del gruppo del Mangart. L'ombra di alcuni alberi ci invitano ad una prima sosta: la temperatura perfetta ed il leggero venticello sono proprio rilassanti, peccato che i cavalli abbiamo ad un certo punto deciso di venire a pascolare vicino a noi, a momenti ci mangiavano i teli... Dunque e`meglio proseguire e scavalcare la prossima staccionata, saremo piu` tranquilli. Eccoci nel vasto prato vicino al parcheggio, per fortuna Hadashi riesce a raggiungerci, si unisce al gruppo e ci racconta le sue avventure, sportive e non. 


Purtroppo non puo`fermarsi molto, ad ogni modo mi ha fatto molto piacere conoscerlo. 
Dopo il pranzo al sacco, proseguiamo e ci assaporiamo il fango nei pressi della riva, intervallato da passi sulla terra battuta liscia ed asciutta e ad alcune zone miste di corteccia, rami spezzati, rocce lisce ed acuminate, oltre alla fantastica erba del prato. 
Terminato tutto il giro del Superiore, raggiungiamo nuovamente il lago Inferiore e chiudiamo il cerchio. Un tuffo nelle gelide acque non ce lo leva nessuno, ma mentre io dopo un paio di bracciate rinuncio, Andrea G sembrava nuotasse nel Mar dei Caraibi, non si fermava più. Proseguiamo e raggiungiamo nuovamente l'auto di Spyro, che ci riporta a Boscoverde. Alcuni tratti sono stati piuttosto duri (li ho fatti meta`con i sandali), mentre Kaze, Spyro ed Andrea G si sono rivelati dei veri combattenti dalla suola d`acciaio; ma la zona prativa e` stata il migliore dei rimedi per riposare le suole affaticate. 
La giornata è stata molto piacevole, bel luogo, buoni compagni d`avventura e la gioia di condividere una volta ogni tanto una piacevole camminata “free”, solitamente solitaria. 
Grazie Spyro per l'organizzazione, grazie Andrea G e grazie Kaze, alla prossima!
(disc)

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