PIO_16_01 - Club dei NatiScalzi

Vai ai contenuti

Fra Baratti e Populonia
da Grand Choeur

25 agosto


Al ritrovo, nonostante la defezione all'ultimo momento di due persone, siamo in dodici, grazie anche a due partecipazioni inattese e gradite e ad una mia amica che si è tirata dietro tutta la famiglia. Fra i partecipanti anche il nostro Andrea Grasselli.

Sicché partiamo, tutti scalzi tranne due, che si scalzeranno lungo la strada.
Risaliamo lungo il tratto di strada asfaltata, stretta e tortuosa, quindi con attenzione, fino al tornante da cui parte la via "Romanella", nel bosco, antico itinerario per Populonia. Si alternano tratti di terra battuta un po' sconnessi a tratti dove riaffiora il vecchio lastricato.
Tutti procedono bene, nonostante la maggior parte siano alla prima esperienza scalza. Arriviamo quindi a ricongiungerci alla strada asfaltata, poco prima di Populonia.
Dato che arriviamo nettamente in anticipo sulla previsione, decidiamo, tutti meno uno che deve lasciarci, di fare un ulteriore tratto su una strada bianca che ci conduce al cimitero.
Dopodiché torniamo verso Populonia, dove ci salutano sei persone: due che approfittano dell'autobus che tornerà giù di lì a un minuto e l'altra famiglia che torna a Baratti ripercorrendo la stessa strada. Fra l'altro, la mamma ha problemi importanti alle ginocchia e, una volta arrivata giù, mi ha telefonato per dirmi che, contrariamente al solito, anche in discesa è andato tutto bene, senza alcun dolore. Che dire... ogni volta viene sempre confermato che scalzi si va meglio ed appendere le scarpe al chiodo è la soluzione migliore e, soprattutto, gratuita per alleviare o risolvere del tutto diversi problemi, senza dover ricorrere a farmaci, plantari (ohibo!) o, peggio, interventi chirurgici.

Noi cinque rimasti andiamo a visitare il castello, il cui ingresso ci viene offerto dal buon Andrea. Dopodiché ceniamo e torniamo giù a buio, con le torce, per la stessa strada dell'andata. Anche questo bellissimo.


Dopodiché, non contenti, torniamo a Piombino, parcheggiamo e ci avviamo verso il centro per prendere un gelatone, dopodiché passeggiamo un po' e poi ci salutiamo.

(Grand Choeur)
Torna ai contenuti