Twain - Club dei NatiScalzi

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Mark Twain

da "Autobiografia"  
di    Samuel Clemens 
 
Durante il 19° secolo e nella prima metà del 20° era molto comune per i bambini e le bambine camminare scalzi e andare anche a scuola a piedi nudi. Questo era particolarmente di uso comune in estate e in aree come il Sud degli Stati Uniti e il Sud dell’Europa. Ciò è stato largamente dimenticato da Hollywood: si vedono ben pochi bambini scalzi in televisione e nei film ambientati in quel periodo.Ci sono diverse ragioni per cui i ragazzi americani, almeno in estate, camminavano scalzi.
Il costo. Prima di tutto scarpe e stivali erano molto costosi nel 19° secolo e ai genitori non andava che i propri figli li consumassero troppo rapidamente. Molti comunque non potevano proprio permettersi l’acquisto di scarpe nuove, così era usuale che i poveri e le persone meno abbienti mandassero in giro scalzi i bambini. Come risultato dell’impoverimento delle regioni britanniche ciò accadeva normalmente anche in Gran Bretagna.C’è però un’altro fattore, com’è raccontato nell’autobiografia di Samuel Clemens (cioé Mark Twain). I ragazzi e i bambini americani pensavano che fosse “rude” e “maschio” camminare scalzi quanto più possibile. ...”Un ragazzo che non camminasse a piedi nudi o che portasse scarpe quando non era assolutamente necessario era visto come “Miss Nelly” e lo sfortunato diventava oggetto di derisione totale fra i compagni”...Per questo motivo nell’America rurale del 19°secolo camminare scalzi non era necessariamente associato alla povertà, come accadeva invece in Europa.Esiste, in aggiunta allo scritto di Mark Twain, ampia evidenza che i giovani americani camminassero scalzi più per scelta che per necessità. Una buona parte dei ragazzi si sentiva “costretto” dalle scarpe, un aspetto piuttosto poco confortevole specialmente d’estate. Probabilmente le scarpe del 19° secolo, oltre che costose erano anche abbastanza scomode. A ciò si aggiunge che le scarpe risultavano, per effetto della crescita del piede, troppo lasche da nuove e troppo strette da vecchie e comunque non confortevoli in un clima temperato o caldo.L’attitudine di camminare scalzi varia da Paese a Paese. In alcuni ancor oggi significa una “virile” e salutare libertà dell’infanzia dalle scarpe poco confortevoli. In altri significava e significa tutt’ora una sola cosa: povertà.Il clima è uno dei fattori che, naturalmente, influenza maggiormente la scelta: i ragazzi australiani del 19° e 20° secolo camminavano normalmente scalzi. Se il costo delle scarpe aveva la sua influenza ciò non spiega perché si continuasse a camminare senza scarpe anche quando le condizioni economiche migliorarono.
Nonostante il clima invernale sia rigido, le estati canadesi possono essere anche piuttosto calde e i bambini di quel paese vanno sempre scalzi d’estate, anche in bicicletta, mentre gli inglesi abitualmente non camminano scalzi nemmeno d’estate. Ciò è ancora visto come segno di povertà specialmente nelle grandi città.In Nuova Zelanda è invece costume andare scalzi per più di metà della popolazione infantile e fra i ragazzi, anche a scuola: nel camminare scalzi essi vedono un segno di rudezza e libertà.
Camminare scalzi è oggi visto come uno stile di vita molto “casual” e ciò è sempre il caso dell’America, Australia e Nuova Zelanda, dov’é anche possibile vedere ragazzi e bambini scalzi anche quando sono vestiti di tutto punto.  

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